venerdì 18 novembre 2011

E’ NATO IL GOVERNO VICHY

Marco Cedolin


Sta insediandosi proprio in queste ore il nuovo governo di occupazione, presieduto da Mario Monti, novello Presidente del Consiglio con delega al ministero dell' Economia e composto da 16 ministri, rigorosamente tecnici.
Tutti, Monti compreso, mai eletti dagli italiani e deputati a portare avanti un programma di governo imposto nei dettagli dalla BCE e mai sottoposto al vaglio degli elettori, che a suo tempo votarono i programmi di Berlusconi e Veltroni, di natura profondamente diversa, se non antitetica, rispetto a quello che verrà realizzato nei prossimi mesi.
Dovrebbe essere chiaro a tutti che non si tratta di un ribaltone, bensì di un' azione estremamente più grave, consistente nell' esautorare completamente il popolo dal diritto di scegliere chi lo governerà e sulla base di quale programma espliciterà il proprio mandato.
In tutta evidenza chiaro non lo è dal momento che i cittadini e le cosidette parti sociali, anzichè trovarsi in strada con il forcone, sono comodamente seduti a guardare la TV o impegnati a tentare di conquistare la benevolenza del nuovo padrone, ragione per cui ci sembra giusto constatare la morte cerebrale intervenuta per asfissia del mito della democrazia.
La lista dei ministri scelti da Monti, che in queste ore sta tenendo banco su giornali e TV, risulta molto oculata e dimostra chiaramente come ci si trovi davanti ad un progetto costruito nel tempo con cura certosina e non certo ad una squadra improvvisata dal professore nel corso dell' ultimo paio di giorni...

mercoledì 16 novembre 2011

IL RISVEGLIO DELLA MASSA

DI BEATRICE CONSIGLI

A chiunque si chieda chi sono le masse, risponderà: gli altri. La massa è dunque la congregazione umana, noi esclusi.
A meno che non ci serva come rifugio, fagocitandoci e facendoci letteralmente scomparire. La massa è quell’entità che segue i programmi di basso livello in tv, che si veste tutta uguale, che fa le stesse vacanze e lavora otto ore al giorno per uno stipendio utile unicamente alla sopravvivenza. La massa è un oceano senza sentimento, un organismo lento ed ottuso nel pensare, inetto nell’agire, debole e condizionabile. La massa è un nome così inflazionato che se lo ripeti più di tre volte di seguito perde di significato e non capisci più cosa stai dicendo. La massa genera figli tutti uguali che raramente emergono, vive e si riproduce, si nutre, procede senza oneri né onori, quindi muore. La massa viene usata come piedistallo e humus di sostentamento da tutti i potenti della terra. Su di lei poggiano i più grandi teoremi politici, le maggiori industrie, i commerci globali. Fondamenta inerme del grande palazzo mondiale, è colei che crede senza pensare ed incapace di analisi critica sa solo soggiacere alle pressioni ed ai condizionamenti che vengono dall’alto dei suoi stessi piani. La massa non ha valore umano, è solo un agglomerato numerico ideale. Ognuno di noi non vorrebbe mai far parte della massa, ognuno di noi crede di non essere la massa, ognuno di noi vede la massa come inferiore e distante...

lunedì 14 novembre 2011

DRAGHI E NAPOLITANO DEVONO ESSERE ARRESTATI E PROCESSATI

DI PAOLO BARNARD
paolobarnard.info

I golpisti finanziari che hanno terminato la democrazia italiana dopo 63 anni di vita sono stati condotti al Palazzo italiano da Mario Draghi e dal Group of Thirty. Ad attenderli dentro il Palazzo vi era Giorgio Napolitano, da 35 anni uomo di punta in Italia del Council on Foreign Relations degli USA e amico delle loro multinazionali, come da lui stesso dichiarato su Business Week.

Si consideri quanto segue:

1) La sovranità legislativa italiana, quella economica ed esecutiva, già compromesse dai Trattati europei e dall’ Euro (si legga Il Più Grande Crimine 2011), sono state terminate del tutto. Ciò è evidente persino nei titoli del Corriere di questi giorni, non c’ è bisogno di leggere Barnard o altri. 2) Le misure di austerità – si legga la rapina della pubblica ricchezza e del futuro di milioni di famiglie italiane attraverso un collasso pilotato dell’ economia che tali misure portano senza dubbio – non hanno ora più ostacoli. 3) Saranno decenni di sofferenze e lacrime e sangue per i cittadini, un impoverimento mai visto dal 1948 e tanti morti anzi tempo a causa della demolizione dei servizi. I punti 1, 2 e 3 formano i contenuti sufficienti per un’ accusa di alto tradimento della patria da parte di Mario Draghi e di Giorgio Napolitano, che devono essere incriminati e arrestati...

giovedì 10 novembre 2011

UN PRESAGIO SUL SIGNORAGGIO

Premessa

Studiato, discusso, denunciato per lungo tempo nell' ambito dell' informazione alternativa, il problema del signoraggio bancario sta iniziando a farsi strada nella percezione del cittadino medio. Ci sarebbe di che rallegrarsi, ed invece una serie di elementi piuttosto ambigui rischiano di offuscare questo momento di ‘risveglio.’ Esaminando le modalità con cui la cognizione del problema ha rotto gli argini per raggiungere trasversalmente un sempre più ampio bacino di   popolazione, non si può non restare un filo interdetti. Concetti per i più ignoti fino a pochi anni fa stanno colonizzando l’ immaginario popolare; dapprima in sordina grazie ad alcuni siti di complottismo ed iniziative di singoli ricercatori ‘eretici.’ Poi in modo sempre più diffuso grazie all' opera di divulgazione di film e documentari destinati a diventare dei veri e propri manifesti politici, quali Zeitgeist ed El Concursante, e la massiccia mobilitazione da parte di siti, blog (compreso il qui presente) e movimenti attivistici.

Anni fa vedendo per la prima volta Zeitgeist mi chiesi come mai – se gli argomenti affrontati erano scottanti e scomodi come apparivano – quel documentario avesse colonizzato i computer di mezzo mondo senza che qualcuno avesse mosso un dito per ostacolarne la diffusione. Quando pochi anni dopo uscì il suo seguito - Addendum - in cui il tema dello schiavismo monetario veniva sviscerato fino a distillarne una serie di amare conclusioni, con tanto di radicali dichiarazioni di intenti – mi chiesi come mai ad un tizio che aveva colonizzato i computer di mezzo mondo con un documentario che smascherava uno dei più grandi inganni mai concepiti, fosse stato consentito di girare e diffondere un secondo documentario ancora più scottante e scomodo del primo. Voglio dire, gli interessi in gioco non è che fossero bruscolini …

mercoledì 9 novembre 2011

GLI ONCOLOGI SI FAREBBERO LA CHEMIO?

Dal libro 'CANCRO SPA: leggere attentamente le avvertenze prima dell' uso' di Marcello Pamio
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Domanda molto importante, perche' e' giusto sapere cosa farebbero i medici oncologi - quelli che usano ogni giorno i chemioterapici su altre persone - se avessero loro un tumore.
Nel marzo del 2005 al Senato australiano e' stata presentata un' Inchiesta sui servizi e sulle opzioni di trattamento di persone con cancro', prodotta dal Cancer Information eamp; Support Society, del St. Leonards di Sydney(1).
Secondo tale inchiesta, alcuni scienziati del McGill Cancer Center di Montreal in Canada, inviarono a 118 medici, esperti di cancro ai polmoni, un questionario per determinare quale grado di fiducia nutrissero nelle terapie da loro applicate, nel caso essi stessi avessero sviluppato la malattia.
Risposero 79 medici e 64 di loro non avrebbero acconsentito a sottoporsi ad un trattamento che contenesse Cisplatino (un chemioterapico molto utilizzato a base di platino). Mentre 58 dei 79 reputavano che tutte le terapie sperimentali in questione fossero inaccettabili a causa dell' inefficacia e dell' elevato grado di tossicita' (2)!
Un risultato eclatante: l' 81% degli oncologi intervistati, in caso di tumore, non si farebbero somministrare un chemioterapico, mentre il 73% di loro reputano addirittura le 'terapie sperimentali inaccettabili per l' elevato grado di tossicita''...

giovedì 27 ottobre 2011

BREVI CONSIDERAZIONI DOPO LA MORTE (?) DI MUAMMAR GHEDDAFI

[NDR]
Prima di passare all’ articolo ci tengo a  precisare una cosa: nessuno in questo blog è concorde alla messa in scena che da per morto il rais.
Questo articolo di Preve da per scontato il contrario, quindi si trova in antitesi con le nostre idee di base; lo scopo della sua divulgazione è semplicemente quello di mostrare uno scenario non virtuale ma fintamente veritiero, dove un Gheddafi morto viene giudicato dall’ autore per quello che ha fatto nella sua vita.

DI COSTANZO PREVE
eurasia-rivista.org


Il coro mediatico di oscena gioia dopo la morte di Gheddafi (ucciso come un topo nascosto in una fogna, eccetera) deve essere per noi motivo di insegnamento. Fra pochi giorni il circo mediatico se ne dimenticherà, come è sua consolidata abitudine, ma è bene fissare subito sulla carta alcuni elementi di riflessione.


1. Prima di tutto, onore ad un leader politico che, al di là delle sue stranezze poco rilevanti, è caduto combattendo con onore contro l’ aggressione colonialista ed imperialista e contro i suoi fantocci locali. Il bilancio storico complessivo di Gheddafi è positivo, perché si iscrive nel ciclo di lotte nazionaliste panarabe, a fianco di personaggi altrettanto positivi come Nasser, ed aggiungerei anche Saddam, se non avesse intrapreso l’ ingiustificato attacco all’ Iran...

lunedì 24 ottobre 2011

IL GIOCO DI SPECCHI DEI FALSI OPPOSTI

Tempo fa vidi una puntata di “South Park” (cartone animato satirico sulla società americana, e che, nonostante l’orrida puntata sull’ 11 Settembre, dà spesso spunti interessanti su cui riflettere; tale cartone è stato fatto per adulti ed è assolutamente inadatto e incomprensibile ai bambini) in cui si ironizzava sull’ “importanza di ogni singolo voto” prendendo come spunto una votazione scolastica in cui i piccoli protagonisti dovevano scegliere la mascotte della loro scuola…fra un “Panino di Merda” e una “Peretta Gigante“. Riassumendo, uno dei piccoli protagonisti viene punito poichè si rifiuta di votare: non capisce come un voto solo possa essere importante quando si parla di grandi numeri, e ancor meno capisce quale importanza abbia votare fra un Panino alla Merda e una Peretta Gigante: fanno schifo entrambe come mascotte della scuola. Alla fine della puntata al ragazzino viene fatto capire che ogni grande scelta o votazione della propria vita viene fatta fra un Panino di Merda e una Peretta Gigante, e che quindi è meglio rassegnarsi a ciò fin da piccoli; il bambino va quindi a votare, ma scopre che il suo voto è stato inutile visto che uno dei due candidati ha avuto una vittoria schiacciante…
Quel cartone mi ha fatto tonare in mente il tema dei “Falsi Opposti“, presente sia quando andiamo a votare, che in ogni scelta in cui ci “costringono” a schierarci fra due fazioni apparentemente contrapposte ma in realtà specularmente identiche.
E’ vero: la scelta, ogni nostra scelta, è sempre fra un Panino di Merda e una Peretta Gigante...