venerdì 24 maggio 2013

RITORNO AD UN' ECONOMIA PER L' UOMO

L’ economia attuale è costruita come un grande imbuto o un piano inclinato sul quale qualsiasi ricchezza che viene creata inevitabilmente scivola fino a finire in un punto ben determinato.

Il sistema odierno si fonda sullo squilibrio che viene sapientemente creato e mantenuto con cura maniacale per essere sfruttato al momento giusto, per approvvigionarsi di materie prime e sfruttare manodopera a basso costo, per avere sempre una produzione a costi inferiori, conseguendo così vantaggi incolmabili e sempre maggiori rispetto agli altri attori del mercato.

Lo schema classico è produrre a poco e vendere a tanto sfruttando gli squilibri; e questo si ripete all’ infinito, ma sempre con differenti modalità per non essere facilmente individuato, allargando la sfera di azione ogni volta che un mercato inevitabilmente si esaurisce. Un esempio di casa nostra è la pretestuosa arretratezza del sud Italia che è servita strumentalmente in un primo periodo per avere manodopera e successivamente per “delocalizzare” produzioni ed ottenere sostanziosi aiuti economici dallo stato. Finita la festa e trovati altri luoghi nel pianeta dove massimizzare il profitto, si abbandona tutto lasciando in eredità a chi rimane solo inquinamento, distruzione, povertà, tanta sofferenza e malavita...