mercoledì 1 giugno 2016

PROSECCO E PESTICIDI: QUANDO I SOLDI VALGONO PIU' DELLA SALUTE

Bere un buon bicchiere di vino è un piacevole rito che esalta il gusto delle pietanze e infonde un pizzico di sana allegria.
I medici sostengono che un consumo moderato e giornaliero protegge il nostro organismo da importanti malattie cardiovascolari e oncologiche, ma che cosa succede se, per produrre un eccellente vino, vengono utilizzati i pesticidi in quantità tale da costringere gli abitanti dei luoghi limitrofi a lasciare la loro casa, perché l’aria è diventata irrespirabile? Siamo proprio certi di voler continuare a chiudere gli occhi e a permettere che si continui a produrre vino DOC a queste condizioni?
A Collabrigo, in Veneto, è diventata famosa la vicenda della famiglia Padoan, la quale dopo una lunga battaglia legale, culminata in una raccolta di firme è stata costretta ad abbandonare la loro casa nella ridente campagna di Collabrigo, per trasferirsi al centro di Conegliano. Il motivo di questa decisione estrema? L’impossibilità di continuare a respirare le velenose esalazioni della nube tossica creatasi in seguito ai continui trattamenti con i pesticidi ai vigneti. Il contatto quotidiano con quella che da Fabio Padovan è stata definita “pompa selvaggia” ha reso la situazione intollerabile...