Bere
un buon bicchiere di vino è un
piacevole rito che
esalta il gusto delle pietanze e infonde un pizzico di sana allegria.
I
medici sostengono che un consumo moderato e giornaliero protegge il
nostro organismo da importanti malattie cardiovascolari e
oncologiche, ma che cosa
succede se, per produrre un eccellente vino, vengono utilizzati i
pesticidi in quantità tale da costringere gli abitanti dei luoghi
limitrofi a lasciare la loro casa, perché l’aria è diventata
irrespirabile? Siamo
proprio certi di voler continuare a chiudere gli occhi e a permettere
che si continui a produrre vino DOC a queste condizioni?
A
Collabrigo, in Veneto, è diventata famosa la vicenda della famiglia
Padoan,
la quale dopo una lunga battaglia legale, culminata in una raccolta
di firme è stata costretta ad abbandonare la loro casa nella ridente
campagna di Collabrigo, per trasferirsi al centro di Conegliano. Il
motivo di questa decisione estrema? L’impossibilità
di continuare a respirare le velenose esalazioni della nube tossica
creatasi in seguito ai continui trattamenti con i pesticidi ai
vigneti.
Il contatto quotidiano con quella che da Fabio Padovan è stata
definita “pompa selvaggia” ha reso la situazione intollerabile...